Riepilogo: Primo tour, un uragano come compagno di viaggio

La prima settimana, dopo aver passato le prime due notti il 17 e il 18 a Miami Beach, visto l’avvicinarsi minaccioso della tempesta tropicale Fay, abbiam deciso di partire a Nord verso Orlando passando per la Interstate 95 e goderci un pò la East Coast della Florida.

Abbiamo toccato Palm Beach, poi all’altezza di Cocoa Beach siamo rientrati verso Orlando dove abbiamo sostato due notti.

Siamo poi ripartiti verso Tampa dove non ci siamo fermati causa ingente traffico e tempo non amichevole e quindi abbiam proseguito per St Petersburg per poi fermarci una notte a Sarasota.

Finalmente iniziava a comparire il sole e con la speranza che a Miami ci fosse il sole, ci siamo diretti lì passando per Naples e per l’Everglade.

Siamo quindi rientrati a Miami Beach sabato 23. Un bel giro non c’è che dire, per un totale di 670 miglia.

Altro giro, altro regalo

Sono solo le 20:21 ora locale, siamo partiti da un’oretta scarsa e giá sono stanco…
Tra l’altro sembra che abbiamo la calamita per i bimbi rompicazzo, sia all’andata che al ritorno siamo di fianco a mille bambini che urlano e saltano a destra e sinistra…

Ho fame e voglio dormire.

All’aereoporto di Miami

Eh si… Siamo giá in sala d’attesa per l’imbarco al gate F14.

Su ESPN campeggiano od breaking news relative all’uragano Gustav di forza 4 e in procinto di diventare F5 ché sta lambendo le cistebdella Florida e articerana New Orleans. Che culo che abbiamo avuto con gli uragani quest’anno.

In ogni caso il brutto tempo odierno agevola il nostro rientro.

La cosa dura da superare saràvil jet lag, speriamo di smaltire tutto in un paio di giorni.

L’aereo dovrebbe partire da Miami alle 19:25 ora locale, le 01:25 di domenica 31 agosto in italia e arrivare ad Amsterdam alle cc:cc.

Dall’olanda ripartiremo versi le 14:30 per arrivare a Bologna alle 16:30.

Mamma preparami una carbonara!

In partenza per l’Italia

Purtroppo le nostre due settimane sono finite.

Abbiamo appena fatto il check out dell’hotel e con calma fra poco andiamo a cercare la caserma dei pompieri per Luca.

Dopo dobbiamo fare benzina all’Highlander e riportarla da Alamo che per fortuna è all’aereoporto.

E per chiudere in bellezza, ci aspetta un lunghissimo check in americano…

Le valigie scoppiano.

Ultima serata a Miami

Dopo aver preparato le valigie con un impresa titanica, siamo usciti per andare a bere l’ultimo Mojito.

Abbiamo trovato un bar su Collins Avenue tra l’ottava e la decima con un atmosfera tipica americana di Miami.

Il tipo ci ha preparato quattro mojito con swepps e Sprite… Ancora devo capire come si fa un vero mojito.

Ci siam divertiti più ieri sera che in qualsiasi altra serata in discoteca.

Personalmente consiglio di girare tra Ocean Drive e Collins Avenue per questi Lounge Bar o Bar degli hotel perché si incontrano meno italiani e il clima è più locale.

University of Miami

Un giro all’università di Miami prima di partire.
Per un pomeriggio abbiamo vissuto dentro ad un vero campus universitario americano.

L’università con il campus è grande più di Castelnuovo, con tanto di polizia privata, ristoranti, dormitori, confraternite e alligatori che escono dal lago.

Ovvio che la quantita di ragazze presenti era indecifrabile, contando chr poi a Miami c’è un clima costante tutto l’anno, le ragazze sono sempre in short… Insomma un posto ideale dove nn si studia ma si cazzeggia solo… Esagerato come il resto delle cose viste, ma altrettanto affascinante e caratteristico.

Esordio alla prima di campionato degli Hurry canes

Eh si, oggi pomeriggio dopo la spiaggia siamo andati al Dolphin Stadium a vedere la prima di campionato tra Universita degli Hurry canes, squadra di football dell’university of Miami.

Il prepartita è uguale ai film americani, tende e barbecue fuori dallo stadio, cheerleader ché saltano e si spogliano per tutti, la mascotte Sebastian e per ultimo, ma nn per importanza, lo stadio… Un qualcosa di assurdo. Sono presenti due maxi schermi più grandi al mondo, una roba da oltre 5 metri di altezza, pauroso.

La partita si è conclusa con la vittoria degli Hurricanes su Charlestone per 52 a 7.

C’è da dire ché nn ci ho capito un cazzo delle regole però come americanata di stava tutta.

Ultima cosa, abbiamo visto più gnocca allo stadio ché in discoteca o in spiaggia. In sostanza vi consiglio do andare a vedere una partita di football del campionato universitario perché merita veramente.

Mansion, così vicino all’hotel, così lontano dalle nostre abitudini

Per fortuna che abbiamo fatto un riposino di un’oretta e mezza sennò morivamo all’ingresso.

Dopo un’ora abbondante di fila, dall’una alle due e un quarto, dove qualsiasi persona ci saltava davanti nella fila mostrando tesserini variegati con la scritta Mansion. Insomma la fila nn c’era e lo scazzo è stato parecchio.

Come suggerito da molti, gruppi misti di donne e uomini o di sole donne venivano fatto entrare subito, quindi consiglio a chì vuole andare a ballare a Miami di aggregarsi a gruppi di ragazze x facilitare l’entrata.

Una volta entrati scordatevi di pagare con la carta di credito i 30$ dell’ingresso, solo cash accettano al Mansion.

Dentro è abbastanza bello, voto 7 ma la musica nn è nè hip hop o house, solo un gran misto abbastanza insipido. Voto 4. Forse più dettato dai nostri gusti che quì son difficili da trovare.

Ultima cosa, basta la carta di identità per entrare (almeno quello…).

Di Toga Party da college neanche l’ombra…

Uno scorcio di South Beach

Visto la delusione del Nikki Beach, siamo tornati all’hotel passeggiando per Ocean Drive cercando un posto dove prendere un mojito, abbiamo trovato Tequila & Chicks, decisamente un posto carino alla fine di Ocean Drive verso Collins Avenue.

Ora pennica di due ore e poi andiamo al Mansion al Toga Party di studenti del college che oggi sono iniziate le lezioni.

Il Nikki Beach, tra fama e realtà

Dopo aver perso la serata clou al Nikki Beach che inizia alle 11 am di ogni domenica e finisce alle 4 am del lunedi, seguendo le informazioni del sito ufficiale, abbiamo deciso di fare l’happy hour che inizia alle 4 pm fino alle 7 pm di ogni mercoledì, giovedì, venerdì e sabato.

Dopo una bella giornata a prendere il sole a South Beach, ci siamo appiedati verso la 1st di Ocean Drive dove c’è il Nikki Beach salvo poi scoprire che nn c’era praticamente anima viva.

Optiamo per un mojito ma a bancone come sempre chiedono un documento identificativo, mostriamo la carta d’identita italiana e ci rispondono che accettano solo passaporti, id americane e id militari… Ma che gli prendesse un caghetto fotonico a loro e al Nikki Beach.